|
Michele Catti,il pittore palermitano,tanto amato nella Sua città di origine, ci svela, tramite una recente acquisizione palermitana, una interessante parentesi della sua vita.
Tra il 1902 ed il 1903, lavorò per la preparazione di un catalogo di deliziosi acquarelli raffiguranti alcuni paesaggi e fiori presenti nel parco delle Madonie.
Lavori delicati e minuziosi eseguiti dal Pittore palermitano per un Istituto svizzero di Storia Naturale.
Una ulteriore dimostrazione che asserire di aver capito un pittore a fondo e di conoscere tutta la sua opera artistica,non può dirlo, forse,nemmeno il pittore a se stesso.
La manifestazione evolutiva di una mente che crea,che ricerca nell'Arte il superamento dei propri limiti,l'attimo di diversità che scaturisce,come una fiammella,ed accende la creazione dell'Opera.
Non c'è nulla di più presuntuoso e limitante in colui,critico o non,che asserisca con assiomatica arroganza:non è Opera sua...non ha mai dipinto...paesaggi montani, ritratti,nature morte, battaglie,ceramiche, ventagli,acquarelli ecc. ecc.Ne è prova questa ricerca nuova ed inedita su un Michele Catti,impensabile fotorafo,ed acquarellista floreale.
Gli attimi evolutivi di una personalità complessa come quella di un Artista inducono a riflettere. Michele Catti fotografo,in esplorazione di una tecnica non proprio sua,quindi a volte ingenuo,a volte acerbo,indagando su un territorio,quello della fotografia,dove lo scatto dovrebbe anticipare l'attimo,e non seguirlo, come in pittura.
Come fotografo,Catti oggi risulta "scontato",ma sempre impregnato dall'amore per la ricerca dell'immagine che possa aiutare la crescita dell'uomo Artista.
Michele Catti,forse l'unico pittore siciliano dal temperamento "Bohemienne" che si manifesta a volte, nella malinconia di una visione contrastata dei suoi paesaggi sotto la pioggia od in contrasto con le atmosfere delle sue marine romantiche,ed ancora,verso la fine della Sua vita,con pennellate veloci, materiche,da impressionista del sud,con tutto l'acceso colorismo del meridione.
|
|