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IL FANTASMA DI UN CARAVAGGIO INVISIBILE.
Se è, e lo è... si sà che non sarà, ma se non è, forse lo sarebbe ... Solo per le menti caravaggine e senza colla riportiamo l'articolo di 'Caravaggio's News', scritto da un personaggio ritenuto semi pazzo, prima rinchiuso e adesso esiliato, imballato insieme alla sua cella, pluricensurato tramite la Stampa estra Galattica degli Stati 'membri', senza alcun fallo. Dalla pagina della cultura del quotidiano 'No balls no Times', garbatamente, il massimo esperto forse a casa sua, l'illustre e illuminato Professor Pallongonff spiega: " Un nuovo capolavoro di CARAVAGGIO sara' esposto da Milano sino a Brera e ritorno, insieme al dipinto di suo fratello gemello, purtroppo mai nato, e faticosamente scoperto dalla critica, sopranominato caravaggio junior detto 'il Baro tra i Bari', che viene da adesso ritenuto a sragion veduta un eccelso probabile allievo forse milanese anch'esso, oriundo di Brera, ma schizzato nel cervello dai colori di un caravaggismo esagitato e mai visto ad occhio nudo. Poche luci e molte, troppe ombre, al buio, senza lampade o candele, la logica del significato intrinseco non la capira' nessuno, se non leggerà il saggio in sei volumi 'La vera essenza dell'Arte dipinta per i non vedenti nel significato incongruo'- Edizioni Presaperil (Eu.780.50). Un Capolavoro assoluto, diceva Seneca, sarà più intenso se assolutamente...invisibile per tutti coloro che guardano solo davanti il proprio naso, e la grande, immensa energia tridimensionale è musica e profumo, ma non deve essere confusa con l'odore della polpetta della porta accanto...la polpetta di maiale alla menta con pan grattato...grattato. A buon intenditor porche parole... Il 'caravaggino', conosciuto come il nipote spurio del Merisi, sembrava fosse se stesso, ma altri non sarebbe che il travestimento (forse) carnevalesco di Michelangelo ex di Caravaggio e adesso finalmente Milanese. Se probabilmente il 'Codice Caravaggio' di Charlie Brown esprime un doppio autoritratto angosciato senza la coperta di Linus, di fatto il Pittore intristito, non trova più se stesso, poiche'da artista metempsicotizzato, non si vede più in giro, e nemmeno si guarda allo specchio da tempo, essendo morto già da quattro secoli, e lo specchio, tra l'altro e' rotto. Resta nella Sua mente (putrefatta) il ricordo del cugino suo allievo, sdentato e pittore mezzo braccio (monco di braccio destro) con pennello sinistro, figlio illegittimo di zio Michè. Sine dubitazione il primo dei caravaggisti è sempre e resta soltanto Lui: 'Caravaggio' 'il Milanese', anche se non si dovrebbe dubitare, o dire o pensare... che alcuni tra i diversi Critici criticanti tronfino trionfanti, ma non ci si dovrebbe imbufalire se la verità, invero, resta sempre quella che non si vorrebbe troppo divulgare... Lui saprebbe che è ancora e sempre sarà Il CARAVAGGIO, ma nato a Milano ... che ci poteva fare se sua madre puerpera era lì, panzuta di passaggio...e così la 'critica' spappolante non lo sfiora nemmeno e Lui ne è felice, anche sottoterra. Se è, e lo è... si sà che non sarà, ma se non è, forse lo sarebbe ... Dal buio della tomba umida il pensiero edotto del Pittore immortale resta uno: Mondo cane.
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