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Il ‘concetto’ di Arte 400 anni dopo Caravaggio -
Che la Cultura italiana sia in gran parte ‘imbavagliata’ da una struttura politico-cattedratico-affaristica, è una verità ormai così scontata da non destare più alcuna meraviglia. La impossibilità di entrare correttamente e meritoriamente in alcuni ‘circuiti’ quasi esclusivamente baronali, provoca un urlo di reazione, che diventa presto un gridolino ovattato dentro una campana di piombo. Cosa fanno le 'Istituzioni', se rendono possibile che il nipote che faceva l’impiegato o il medico, divenuto improvvisamente erede del nonno artista, diventi il ‘gestore’ di un settore a lui sconosciuto sino a pochi mesi prima? Ben presto il ‘nipote’ diventerà un imprenditore rispettabile e ‘unico critico’delle opere del nonno, bocciando come false gran parte delle opere scomode e promuovendo solo quelle della nuova ‘Fondazione’ , che gli rendono bene. Gli interessi privati in atti, chiamiamoli d’ufficio, come funzionano?
Se uno ‘storico dell’Arte’gestisce le proprie conoscenze, capacità e pubblicazioni, per promuovere quello gli fa comodo, a discapito della correttezza, della professionalità e dell’Arte, quella vera? E se poi compra e vende dipinti e sculture , ancor più di un mercante, senza licenza o negozio ma ‘consigliando’ ai polli di turno quello che ‘Lui’ vuole? Alcune decine di anni addietro, se si colsultavano tra loro gli storici più preparati, il responso era quasi sempre unanime, e la preparazione, la sensibilità e professionalità era alla base dei rapporti...
Adesso è guerra aperta o sotterranea tra esperti e studiosi. Perche? L’arte e’ ormai un grande buco nero, che fagocita denaro e calpesta l’Arte vera, pulita, intensa. Si può creare un artista moderno a tavolino, un mediocre che diventerà grande artista grazie al marketing, alla televisione ed alla pubblicità. Una bolla di sapone che porterà centinaia di individui dai portafogli pesanti ma senza sensibilità o conoscenza , a diventare acquirenti di aria fritta.
Ma questo non si deve dire. Si può solo pensare in silenzio. Un mercato creato dalla ‘Cricca illuminata’per concretizzare un concetto di arte fasulla che viene venduta in barattoli, come ‘fece’ quel furbacchione di Piero Manzoni … Questa società probabilmente vuole essere calpestata vilipesa e triturata, perché l’intelligenza e la sensibilità sono ormai sempre più un ‘optional’ scomodo e fastidioso. Lo spirito di Caravaggio si contorce nella tomba.
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