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-Edouard Manet 'Nature Morte'-
Mezza pagnotta, una scodella
vuota, forchetta, cucchiaio ed
un
coltello semi nascosto dietro
la pagnotta. Tutto poggiato
frugalmente
su una tovaglia arruffata, con
sullo sfondo una finestra
aperta ed un
comodino... 'Astettando la
Minestra' il titolo di questa
opera di certo
eseguita in attimi di intensa
ispirazione da un grande
Maestro della
pittura impressionista
francese. Il Dipinto con
telaio e tela
originale, non ancora pulito,
firmato sul retro 'Manet
Nature Morte'
esprime una tale modernità da
pensare che possa esser stato
eseguito
nei primi del novecento.
Eppure gli esami effettuati
con la spettrografia Raman,
dalla
dottoressa Giulia Moscardi,
presso le Università di Modena
e Reggio
Emilia, accertanti la verifica
molecolare dei pigmenti dello
strato
pittorico, statuiscono una
datazione del dipinto tra il
1850 ed il
1860. E' il 'genio' che
inventa' una nuova espressione
pittorica ed
anticipa, per primo, la
modernità assoluta
dell'impressionismo,
scavalcando i normali criteri
di espressione, fotografando
senza
obiettivo, ma con la mente e
l'estro, uno scorcio
'bohemienne' della
propria esistenza. Pennellate
lanciate sulla tela con
immediatezza,
fantasia ed inventiva, con
l'immaginazione della forma
composta e
poggiata nello spazio di una
tela. Colori sfumati, quasi
evanescenti
che compongono un ricordo
visivo che si scioglie per
ricomporsi in un
capolavoro.Una tra le più
interessanti nature morte del
grande Eduoard
Manet, ritrovata, adesso in
attesa di convalida ed
inserimento
nell'Opera Omnia di Manet
tramite la Fondazione
Wildhenstein.
Di fatto la scienza ne ha già
ampiamente convalidato la
straordinaria
importanza storica.
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