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DAL 6 DICEMBRE 2013 AL 6 Gennaio 2014, Antiquariato, e 'Gli Arabi in Sicilia' presso Palazzo della Borsa.
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In occasione della Mostra di Antiquariato di qualità, che è ospitata presso i locali del Palazzo della Borsa a Catania, Sala delle Grida, saranno in esposizione settanta interessantissimi gioielli medievali siculo-arabi provenienti dalla Collezione del Museo Federico II e il Medioevo di Palermo ed un ‘assaggio’di ceramiche, bronzi ed oggetti islamici di matrice siciliana. Questi rari oggetti, in eccezionale stato di conservazione, databili entro l’arco temporale compreso dal IX secolo sino agli ultimi stanziamenti islamici nell’isola, comunque non al di là del XV secolo, acquisiti in oltre due decenni di attente ricerche e provenienti per lo più da antiche collezioni siciliane, mostrano quella miscela di legami culturali unica e irripetibile, frutto di tolleranza e scambio tra le varie culture presenti in Sicilia, durante il Medioevo. Questi gioielli spesso realizzati in bronzo, rame dorato o argentato, in argento raramente in oro, sono di cultura ‘mozaraba’ che si esprime anche in Sicilia ( Il vocabolo ‘mozarabo’ deriva dallo spagnolo e significa appunto ‘arabizzato’) ripercorrendo l’esperienza medievale spagnola , e favorisce la creazione di oggetti dal carattere arabo, ma con germinazioni normanne, bizantine e siciliane autoctone. La condizione dei cristiani in terra di Sicilia, sottomessi dagli arabi, non differì in genere da quella degli altri cristiani sottomessi in Spagna, infatti i ‘sudditi’ godevano del libero esercizio del loro culto, pur appartenendo politicamente ad una categoria inferiore, esclusa da ogni partecipazione al governo dell’isola. In seguito, con la ‘conquista’ della Sicilia da parte dei normanni, gli arabi assunsero come lingua anche quella dei nuovi dominatori in una sorta di ‘bilinguismo’, e sorse una caratteristica letteratura arabo-cristiana con l'uso dell'arabo perfino nella liturgia ("rito mozarabico"). Questo influsso arabo sulla vita e sui costumi dei cristiani di Sicilia perdurò per lungo tempo, e sotto i Normanni l'arabo prevalse, sia negli atti pubblici che nell'uso privato, sul latino e sul volgare. L'arte araba continuò per secoli ad essere diffusa nell’isola sia nelle costruzioni che in agricoltura come nel cibo nella musica e nella poesia. Questa collezione di reperti medievali siciliani mostra tangibilmente l’estro di una incredibile modernità, sbocciata nell’isola durante il periodo medievale. Un delizioso 'calendarietto'del 2014 sarà omaggiato ai gentili visitatori. Curatore Giulio Torta.(Ingresso gratuito)
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