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E’ morto l’amico Piero
Caldarera.
Ho potuto conoscere ed
apprezzare la spontanea
eleganza dell’animo,
sensibilità, garbo e profonda
umanità di Piero, durante
diverse Mostre di Antiquariato
fatte insieme a Parma e Roma
una ventina di anni addietro,
dove Piero si muoveva tra gli
stands colmi di oggetti e
mobili, con la leggerezza di
un esteta e conoscitore che
cerca il bello e lo scopre,
nascosto tra polvere ed
incuria. Non un ‘collega’ o un
avido cacciatore pronto a
ghermire per denaro, come
tanti, ma un sensibile e
discreto Signore, che rispetta
ogni idea e manifestazione di
libero pensiero ed espressione
di arte. Ho avuto il
privilegio ed
il piacere di essere
considerato un ‘amico sincero’
e di ricambiare con grande
stima simpatia e rispetto, ed
ora che Piero non c’è più,
capisco che mi mancherà quel
sorriso rassicurante, sempre
comprensivo, di una persona
buona dentro, e tanto elegante
e corretta. Un amico forse
anche troppo aperto verso
tutti, come se nessuno gli
avrebbe mai potuto fare del
male. Così non è stato, perché
una sera, in birreria, con un
boccale di birra in più, si è
aperto con grande sincerità,
mostrando un uomo deluso,
molto ferito anche da alcuni
di coloro che egli più amava.
Da allora la mia stima si è
cristallizzata, avendo avuto
l’onore di esser ritenuto
degno di confidenze così
personali, e pur non
frequentandoci spesso, Piero
mi ha regalato l’orgoglio di
aver avuto una sincera
stima verso un uomo che
lascia a chi lo ha realmente
conosciuto, un vuoto
incolmabile. E' giusto, per
me, che il ricordo di Piero
stia ancora insieme a dipinti
ed oggetti d'arte, che sono
stati buona parte del Suo
mondo...
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