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Il famoso affresco del
'GUIDORICIO DA FOGLIANO'
viene letto da tempo non più
come opera certa di Simone
Martini , ed i disegni
scoperti in Sicilia portano
concrete ipotesi a supporto
di una differente
attribuzione . Premettiamo
che in detti disegni su
pergamena sono stati
effettuati tutti i rilievi
tecnico-scientifici
comprovanti sia l'epoca
quattrocentesca, che
l'originalità del supporto,
dei pigmenti e delle
iscrizioni con motti,
misurazioni, distanze,
proporzioni, sigle, data e
firme. Questi disegni
preparatori
sconvolgerebbero, se
interpretati serenamente, un
antico DOGMA dell'Arte
italiana. Dopo tutte le
logiche valutazioni per
interpretare una diversa
lettura dell'affresco del
Guido Riccio da Fogliano,
espresse negli anni dai due
studiosi americani Gordon
Moran e Michael Mellory (
tra gli altri anche da Zeri
a Sgarbi)che hanno
evidenziato oltre sessanta
motivazioni di assoluta
incongruenza dell'affresco
del Guidoriccio alla
datazione supposta del 1328
e quindi alla esimia
attribuzione a Simone
Martini, la scoperta di
questi vibranti 'Bozzetti'
pone una questione 'logica'
: I nomi dei due pittori
che si firmano in una delle
quattro pergamene sono
'Domenico e Francesco
D'Andrea'. ('Domenico
Francesco ope mano
D'Andrea')
Sappiamo che Francesco
D'Andrea e Giovanni di
Cristoforo Ghini sono stati
gli esecutori dell'affresco
raffigurante la 'Battaglia
di Poggio Imperiale', nel
grande dipinto che si trova
anch'esso nel Salone
Mappamondo, di fronte il
Guidoriccio da Fogliano. La
Battaglia su detta, chiamata
anche di 'Poggibonsi',
avvenne nel settembre del
1479 .
La lettura dei bozzetti
diviene 'scorrevole',
interpretando la data
apposta in uno dei Bozzetti
( in foto), non 1442, come
si era erroneamente
ritenuto, ma ‘1479 09’
ovvero SETTEMBRE 1479,
quindi la stessa data della
Battaglia di Poggio
Imperiale. Alla luce di ciò
la logica porta a ritenere
che il Guido Riccio possa
essere stato commissionato
dalla città di Siena, agli
stessi Francesco e Domenico
D'Andrea forse con Giovanni
di Cristoforo Ghini, nella
stessa occasione della
stesura dell'affresco della
battaglia di Poggio
Imperiale. L'originario
affresco di Simone era stato
realmente dipinto nel 1328,
ma per essere cancellato dai
senesi con vernice azzurra,
all'avvenuto tradimento del
condottiero verso la città
di Siena. Sopra l'affresco
originario di
Simone,divenuto illeggibile
fu affrescato quindi il
‘nuovo’ Guidoriccio’ appunto
il settembre 1479, poichè Il
mercenario bolognese
Guidoriccio, era in seguito
ritornato a Siena e con
tripudio, perdonato
generosamente dai senesi.
Ancora altri tasselli si
aggiungono a supporto di
questa nostra tesi. La
iscrizione che si legge
sotto il bozzetto
raffigurante il castello,
recita : FAI PER UN ARRICCIO
INCAUSTO, ovvero 'prepara
l'encausto per eseguire la
preparazione dell'affresco o
‘encausto’. Per ‘Arriccio’
si intende una malta
composta da calce e sabbia
da apporre come base. I
bozzetti quindi sarebbero le
stesure preparatorie per
l’affresco del 'nuovo'
Guidoriccio, firmato da
Francesco e Domenico
D'Andrea (settembre 1479).
Tutto ciò dovrebbe bastare a
far rivalutare con una seria
discussione il ' Caso
Guidoriccio', sia per amore
della ricerca della verità
storica che in onore della
giustizia che da sempre ha
profondamente albergato nel
cuore dei cittadini senesi .
Giulio Torta
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The famous fresco of
'GUIDORICIO DA FOGLIANO' is
read from time no longer as
certain work of Simone
Martini, and designs
discovered in Sicily bring
concrete hypotheses
supporting a different
allocation. Premise that of
said drawings on parchment
were made all the reliefs
technical and scientific
evidence is the XV century,
that the originality of the
media, pigments and
inscriptions with mottos,
measurements, distances,
proportions, initials, date
and signatures. These
preparatory drawings would
upset if interpreted
peacefully, an ancient
Italian DOGMA Art. After all
logical assessments to
interpret a different
reading of the fresco by
Guido Riccio from Fogliano,
expressed over the years by
the two American scholars
Gordon Moran and Michael
Mellory (among others from
Zeri Sgarbi) showed that
over sixty motives of
absolute inconsistency
fresco of Guidoriccio
supposed to dating in 1328
and then to the magnanimous
attribution to Simone
Martini, the discovery of
these vibrant 'Sketches'
asks a question' logic ':
The names of the two artists
who are signed in one of the
four scrolls are' Domenico
and Francesco D'Andrea '.
('Domenico Francesco
D'Andrea ope hand')
We know that Francesco
D'Andrea and Giovanni di
Cristofaro Ghini were the
executors of the fresco
depicting the 'Battle of
Poggio Imperiale', in the
large painting that is also
located in the Hall Globe,
facing the Guidoriccio from
Fogliano. The Battle of
that, also called
'Poggibonsi', took place in
September 1479.
The reading of the sketches
become 'sliding',
interpreting the data on
purpose in one of Bozzetti
(in photo), not 1442, as it
was wrong to hold, but '1479
09' that in September 1479,
and the same date of the
Battle of Poggio Imperiale.
In light of this logic leads
to the belief that the Guido
Riccio can be hired by the
city of Siena, the same
Francesco and Domenico
D'Andrea perhaps with John
Christopher Ghini, on the
same occasion of the
drafting of the fresco of
the Battle of Poggio
Imperiale . The original
fresco by Simone had
actually been painted in
1328, but to be deleted by
the Sienese with blue paint,
all'avvenuto betrayal of the
leader to the city of Siena.
Above the original fresco of
Simone, become illegible was
frescoed then the 'new'
Guidoriccio 'precisely
September 1479, as the
mercenary Guidoriccio
Bologna, was later returned
to Siena and with
jubilation, generously
forgiven by the Sienese.
Still other pieces in
addition to our support of
this thesis. The inscription
that reads below the sketch
depicting the castle, reads:
DO FOR A wrinkled incausto
or 'encaustic prepares to
perform the preparation of
the fresco or' encaustic '.
For 'wrinkled' means a
mortar made from lime and
sand to be placed as a base.
I then would drafts
preparatory sketches for the
fresco of the 'new'
Guidoriccio, signed by
Francesco and Domenico
D'Andrea (September 1479).
All this should be enough to
re-evaluate a serious
discussion with the 'Case
Guidoriccio', both for the
sake of the search for
historical truth that in
honor of justice that has
always deeply housed in the
heart of the citizens of
Siena. Giulio Torta
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